Kids marketing e videogiochi: il caso Cool Things

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Kids Marketing con i videogiochi: come si fa? Come si parla del brand attraverso il gioco?

Per approfondire tale scenario, esploreremo il caso Cool Things, un'azienda della Repubblica di San Marino, che si occupa di pocket money toys e gadgets per l'industria del food, dell’abbigliamento e del vending.

Si tratta dei mini-giochi presenti nelle capsule dei distributori, inclusi tatuaggi e palle magiche.

L'impresa opera sul mercato dal 1992: al principio era l'International Games Trade S.p.a., per poi prendere il nome del progetto di maggior successo, il marchio Cool Things.

Per molti anni, Cool Things ha lavorato soprattutto acquistando licenze di brand conosciuti.

Come si può vedere dai prodotti presenti sul sito ufficiale, ha realizzato giochi in capsule che racchiudono alcuni dei personaggi più amati dai bambini, dai Paw Patrol a Baby Shark e ai Puffi.

Tuttavia, l'azienda italiana ha deciso di lanciare i propri marchi, quindi nuovi personaggi per bambine e bambini da poter trovare in edicola e nei distributori di giocattoli in capsule.

Piacere ai piccoli, e agli adulti

Pubblicizzare un prodotto nuovo per il pubblico finale è sempre una sfida importante da affrontare, anche per le aziende più competenti e strutturate.

È necessario adottare una strategia promozionale corposa, che dia visibilità al prodotto, ne racconti i valori e susciti l'interesse del pubblico di riferimento.

Nel caso di Cool Things, ci troviamo in uno spazio del marketing ben definito, ma non semplice: il family marketing.

Non si tratta (solo) di parlare direttamente al tuo "cliente", ma di acquisire la fiducia dei suoi genitori, rassicurarli e conquistarli allo stesso tempo.

Quello dei bambini, è un micro-cosmo saturo di giochi, colori, cartoon e personaggi da amare.

Ma ogni elemento di questi dovrà anche avere componenti educative e/o messaggi sani affinché possa ottenere il consenso dei genitori e, quindi, le premesse per la crescita.

Il Family Marketing diventa una macro-area in cui entrano in gioco interessi e desideri differenti: la content creation dovrà essere più strutturata e autorevole, affinché l'experience del brand diventi familiare.

In questo scenario temporale, dunque, i contenuti saranno pensati per i nativi digitali (generazione Alpha e Zeta) ma anche per i loro genitori.

Tra gli strumenti digitali che non possono mancare in una strategia ci sono i digital game, giochi a cui si può accedere on line tramite i dispositivi.

  • Giochi sicuri, dal punto di vista dei contenuti;
  • attrattivi, dal punto di vista grafico;
  • in linea con l'età scolare.

Kids marketing: ecco i videogiochi creati per Cool Things

Abbiamo conosciuto Mauro Gagliardone, direttore marketing e licensing di Cool Things, durante un evento fieristico dedicato al web marketing.

Fare networking è una delle sue specialità, per cui fu un gran piacere chiacchierare circa i trend della comunicazione e la realtà dei kids toys in Italia.

Inoltre, eravamo accomunati da un elemento importante: il gioco.

Lui esperto di giocattoli, noi di gaming digitale.

Il gioco oggi ha quasi perso le sue barriere dimensionali: il gioco da tavola, con pedine e tutto il resto, diventa gioco digitale, così come gli strumenti di Minecraft diventano desiderabili prodotti da acquistare in negozio.

Mondo fisico e mondo virtuale si incontrano "nella persona" e nelle sue esperienze, generando un'unica consapevolezza circa il prodotto, argomento o servizio.

Quel giorno, dunque, fu semplice con Mauro gettare le basi per quella che sarebbe stata parte della strategia di Cool Things: far diventare i nuovi personaggi protagonisti di videogiochi.

I passi seguenti riguardarono nello specifico la struttura del gioco, ossia la progettazione del gameplay appropriato, adatto al target e all'obiettivo del brand.

In questa fase è inevitabile il lavoro sinergico: da un lato i nostri game developers per lo sviluppo del prodotto, dall'altro il team di Cool Things dedicato all'analisi, alla campagna e alla strategia di marketing.

La fase di developing è durata circa sei mesi.

Quali sono i giocattoli che Cool Things ha lanciato sul mercato? Unicorn Dolls e Cruel Fuel.

Ecco i prodotti e i relativi videogiochi.

Unicorn Dolls

Le Unicorn Dolls sono mini dolly dalle folte chiome e i colori arcobaleno: la peculiarità interessante è che l'intera collezione si ispira ai personaggi femminili dell'azienda, riproponendone acconciature e colori.

La principessa delle Unicorn Dolls, infatti, richiama l'aspetto della Ceo di Cool Things, Jessica Gasperoni.

Le Dolls sono presenti in edicola e disponibili nelle capsule dei distributori.

Ogni singola confezione è munita di un Qr Code che conduce direttamente al gioco da scaricare.

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Qual è il videogioco?

Unicorn Dolls - Casa Cameretta

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Clicca per giocare

Il videogioco progettato è Unicorn Dolls - Casa Cameretta.

Protagoniste del gioco, le mitiche piccole dolls, che sono alle prese con l'arredamento della nuova cameretta.

Il giocatore/la giocatrice può selezionare il personaggio che preferisce e iniziare l'avventura, scegliendo passo dopo passo i colori, gli arredi e la tappezzeria della propria stanza.

Ogni elemento fa riferimento alle Unicorn Dolls, proponendo colori e atmosfera del prodotto.

Inoltre, ogni doll ha il suo bestie, l'amichetto peloso che è possibile posizionare in cameretta accanto alla sua Unicorn.

Il gioco si può scaricare direttamente dallo store di Google Play.

La Brandizzazione

Per creare il gioco per Cool Things siamo partiti da uno dei giochi presenti sul nostro catalogo, Dream Like Room.

In questo caso, la customizzazione del gioco è stata piena e dettagliata, riproponendo un ambiente brandizzato a 360°.

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Ogni personaggio è stato modellato con cura dai nostri 3D artists, presentando le dolls in una fedelissima versione virtuale, così come gli spazi, i colori e gli asset grafici.

Sono state, inoltre, modificate le categorie di gioco, inserendo alcune create ad hoc.

È possibile modificare e customizzare un gioco esistente, quando le competenze nel design e nello sviluppo sono avanzate e, soprattutto, quando si dispone di un catalogo pieno e diversificato.

E siamo contenti di poter dire che questo è uno dei nostri punti di forza.

Sviluppiamo videogiochi dal 2009 e il nostro team di progettazione ha potuto confrontarsi, negli anni, con richieste e strategie differenti, trasformando ogni esperienza di lavoro in oggetto di studio.

Cruel Fuel

Cruel Fuel è una collezione di flick cars: sono micromacchine da corsa, dai colori fiammanti che si possono trovare in edicola o all'interno delle capsule per i distributori.

E Cruel Fuel diventa anche il nome del videogioco che abbiamo creato per Cool Things, un game che propone un'avvincente corsa di macchine.

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Ogni modellino è stato riprodotto meticolosamente dai nostri 3D specialists, partendo dai modellini reali fino a crearne una versione digitale, più che fedele.

Nel gioco ci sono 7 modellini tra cui scegliere: Red Devil, Nebula, Blaze, Fury, Summer Machine, Big Crusher, Spider.

Ogni microcar può avere un carburante differente: nitro-power, benzina, diesel, ibrido e full eletric.

In base al carburante, cambieranno i power up che si conquistano sul percorso, per potenziare il veicolo.

Si può giocare in tre mondi diversi: foresta, città e ambiente notturno.

Il gioco si può scaricare direttamente da Google Play Store.

La Brandizzazione

Abbiamo realizzato il wegame partendo dal gioco Car Rush, uno dei nostri racing game di punta.

Non solo modellini di gioco e asset grafici, ma è stato modificato anche il gameplay, ossia la modalità di gioco.

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Un aspetto interessante di Car Rush, inoltre, è la possibilità di inserire banner pubblicitari all'interno del gioco, tramite la cartellonistica stradale.

Questa attività è nota come In-Game Advertising.

In questo caso, Cool Things ha inserito il proprio logo.

Tuttavia, in ambiti differenti e con target idonei, può rivelarsi molto efficace inserire altri brand. Come nel caso dei progetti multi-brand oppure per alcune tipologie di partnership.

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Esempio pratico: un'app di food delivery propone un gioco per gli utenti, inserendo all'interno del gameplay banner pubblicitari delle attività ristorative per le quali fa delivery.

Conclusioni

Sono moltissimi gli scenari che abbiamo di fronte quando integriamo i videogiochi alla comunicazione.

Il gioco, in fondo, è il luogo in cui nascono le relazioni. Coinvolge, stimola e può durare nel tempo.

Pertanto, funziona.

I digital game, pertanto, possono essere ottimi veicoli per la promozione dei brand, grazie alla natura interattiva e fidelizzante.

Puoi approfondire l'argomento nei nostri articoli dedicati all'advergame e al marketing On Field con i videogiochi.

In aggiunta, le soluzioni gaming sono strumenti fondamentali in molte attività educative e formative, dall'edutainment, alla gamification aziendale.

Stai pensando al videogioco per il tuo brand o per quello del tuo cliente?

(fonti: Code This Lab s.r.l., Cool Things)