Negli ultimi anni, molte strategie di marketing hanno adottato la gamification in app per raggiungere obiettivi di vendita, coinvolgimento e fedeltà del cliente.
Tuttavia, spesso si commette l'errore di confondere la Gamification con il gaming, nonostante si tratti di due concetti distinti.
Facciamo chiarezza.
Il gaming e la gamification rappresentano due modi diversi di coinvolgere gli utenti. Il gaming si concentra sull'esperienza ludica, offrendo intrattenimento attraverso giochi e sfide. Mentre la gamification è la ludicizzazione di un'attività non-ludica, ossia il trasferimento di dinamiche di gioco a contesti di altra natura, per motivare comportamenti desiderati, come l'acquisto di prodotti o l'apprendimento.
Mentre il gaming coinvolge direttamente l'utente in un'esperienza divertente, la gamification lo incoraggia attraverso ricompense, punti o classifiche.
Entrambi offrono opportunità uniche nel marketing per coinvolgere e fidelizzare il pubblico.
E, soprattutto, possono fluidamente co-esistere all'interno di una campagna ben pianificata.
Il Re dei Burger, nella fattispecie, ha adoperato la gamification per fidelizzare il pubblico e incrementare il flusso degli ordini (upselling), sia grazie alle dinamiche di reward (ricompensa), sia per l'introduzione di un vero e proprio videogioco, sviluppato da Code This Lab.
La piattaforma permette di visionare le sedi e i menù della catena di fast food, di ordinare cibo da asporto o con delivery, e di prenotare il King Drive.
Ma, oltre alle funzionalità base, ha introdotto un "percorso" che permette di accumulare le corone per riscattare i meritati premi.
Ogni azione specifica equivale ad un quantitativo di corone da mettere in portafoglio:
Ordina via App e raddoppia le tue corone!
In aggiunta, ci sono le missioni da portare a termine:
Fai 10 ordini tra le 12 e le 15 e ottieni 20 corone!
Ordinazioni, azioni e missioni permettono di guadagnare corone per poi aggiudicarsi i premi; per 100 corone ad esempio, potrai avere il King Toast, mentre per 200 il Sundaeal cioccolato in omaggio.
È chiaro che l'obiettivo delle ricompense, ossia gli sconti e gli omaggi da parte del brand, spingerà l'utente ad effettuare più ordini per accumulare punteggio e portare a termine le missioni.
Ma non è finita qui.
Burger King ha introdotto in app il BK Fun Zone, con un vero e proprio videogioco da sfidare.
Il Videogioco in App: perché?
Il videogioco di Burger King si chiama On Fire Games e consiste nel preparare i burger richiesti dai clienti, in un intervallo di tempo specifico.
Se si impiega troppo tempo per servire il burger, i clienti iniziano a "storcere il naso" e a non apprezzare il lavoro ai fornelli.
Giocando e accumulando punteggio, si potranno sbloccare i livelli del gioco e guadagnare la ricompensa finale, ossia couponsconto sugli ordini.
il gioco adottato da Burger King è stato ideato e sviluppato da Code This Lab, ossia dai nostri Game Developers; in seguito, personalizzato dal partner media di Burger King.
Perché supportare la gamification in app con l'inserimento di un videogioco?
La risorsa gaming, in questo caso, è preziosa; assolve, infatti, a molte funzioni utili alla campagna e agli obiettivi del brand.
Advergame
Interagire con un videogioco personalizzato significa "fruire" il brand costantemente, a partire dagli elementi grafici fino all'atmosfera, passando per il prodotto, elemento cardine del messaggio, in questo caso. Gli advergame hanno la funzione di parlare del brand attraverso il gioco, e i risultati sono davvero efficaci: nel gioco di Burger King non solo si è esposti continuamente al logo e ai colori del marchio, ma si prepara il burger con gli ingredienti specifici; inoltre, attraverso la sfida emerge un elemento importante: l'efficienza.
Hai i secondi contati! Ce la farai a preparare il tuo burger?
La mission intende comunicare che "Burger King è veloce nella preparazione e nella consegna". In sostanza, la game experience diventa brand experience.
Trigger
Preparare continuamente burger, con i diversi ingredienti proposti dal gioco, e servirli fumanti, innesca inevitabilmente il desiderio reale di mangiarne uno. Per cui, dopo alcune sessioni di gioco c'è una buona probabilità che il giocatore o la giocatrice effettuerà un ordine, oppure lo programmerà per i prossimi giorni. O ancora, inconsapevolmente, ripescherà il ricordo di gioco quando si presenterà l'occasione giusta, come un pranzo in centro con le amiche!
Timing
Interagire con il videogioco significa restare più tempo all'interno dell'applicazione. Un tempo di permanenza più lungo generalmente indica un maggiore coinvolgimento e interesse da parte degli utenti, il che può tradursi in benefici come una maggiore esposizione al marchio, un'interazione più profonda con i contenuti dell'app e una maggiore probabilità di conversione. Il tempo di permanenza è considerato, non a caso, un KPI (Key Performance Indicator) importante nel marketing digitale e può influenzare le strategie di marketing, l'ottimizzazione dell'esperienza utente e lo sviluppo dell'app stessa.
Senz'altro le tematiche da esplorare intorno al gaming nel marketing o nel mondo aziendale sono tantissime.
La nostra esperienza in questo scenario è piuttosto ampia: sviluppiamovideogiochi e software dal 2009, con un portfolio clienti che conta moltissimi brand internazionali.
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